Brusco risveglio.
• Siamo (quasi) tutti più grassi dopo anni di diete a basso contenuto di grassi.
• Anche la dieta mediterranea ha fallito http://bit.ly/2IY5YwO e proprio nei paesi dove è nata (Italia, Spagna, Grecia): non l’abbiamo seguita.
• Siamo, infine, più malati nonostante le diete low fat.
Cosa è accaduto?
Almeno due cose:
• abbiamo sostituiti i grassi con zucchero, carboidrati raffinati e cibi trasformati. Veri killer per la salute del nostro cuore oltre che per il girovita
• le diete low fat tagliano tutti i grassi, inclusi quelli buoni, preziosi per la salute.
È scoccata l’ora del ritorno ai grassi? Per qualcuno, sì. In realtà, la risposta è: dipende.
Grassi trans nel mirino dell’Oms
I grassi trans (es. margarina, fritti, cibi trasformati) sono appena finiti nel mirino dell’Oms (organizzazione mondiale per la sanità). Ottenuti attraverso un processo chimico di idrogenazione, hanno il difetto di formare depositi nelle arterie. Il piano dell’Oms http://bit.ly/2sgzmIe prevede una serie di azioni per eliminarli dalla dieta.
Tra queste, la sostituzione dei grassi trans con grassi più sani: ma quali?
Grassi buoni e cattivi
Grassi buoni, è noto, sono gli insaturi (mono e poli), contenuti in olio, pesce e frutta secca.
E i grassi saturi? Li mettiamo tra i buoni o i cattivi? Il dibattito resta aperto.
Diversi studi li hanno riabilitati dall’accusa di aumentare il colesterolo HDL e quindi provocare malattie del cuore http://bit.ly/2IVBqzK http://bit.ly/2JkfjCe http://bit.ly/2smYe07 , http://bit.ly/2sf9vAa.
Ma non tutto il mondo scientifico è d’accordo.
La realtà è molto più complessa
Due esempi:
• il cacao contiene grassi saturi ed è contemporaneamente cardioprotettivo.
• Cocco e olio di cocco sono ricchissimi in grassi saturi, il 90%, eppure hanno notevoli virtù salutistiche, riducono l’appetito, stimolano il metabolismo.
Una cosa è certa: non è facile valutare la salubrità di un alimento o di un ingrediente senza tener conto dei tanti fattori sono in gioco. A partire dallo stile di vita.
E quindi? La formula magica è sempre quella, l’equilibrio della dieta mediterranea che prevede un 30% di calorie quotidiane sotto forma di lipidi o grassi di cui:
– 10% di grassi saturi (di origine animale)
– 10% monoinsaturi (olio di oliva e semi)
– 10% polinsaturi (oli vegetali, frutta secca, pesce).
Senza mai dimenticare erbe e spezie.
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Di Beatrice Toni per FruttaeBacche.it