Appurato che il cibo può essere inteso come fonte di prevenzione nei confronti di carenze alimentari e malattie, perché non seguire un’alimentazione sana ed equilibrata per il nostro benessere?
Alla mia consapevolezza alimentare sono arrivata tardi, circa nove anni fa. Da piccola e anche adolescente, ho sempre dato scarsa rilevanza al ruolo cibo.
Solo crescendo le esigenze e le abitudini sono cambiate, insieme all’alimentazione, in un’ottica di maggiore attenzione.
Sono stati due gli eventi chiave che mi hanno spinto al cambiamento: l’andare a vivere da sola e il lutto per la scomparsa di due persone care. Vivo nella provincia di Lodi, con uno dei più alti tassi di mortalità causa tumori.
In ogni famiglia, se non è oggi è domani, abbiamo qualcuno che viene a mancare per questa causa. L’attenzione ad un’alimentazione più equilibrata, e per una cucina salutare con alimenti di prima qualità e trattati nel minor modo possibile, si è così affiancata nel tempo al gusto personale nel vedere soddisfatti, alla mia tavola, gli amici che invitavo a casa.
Convivio e benessere sono stati i binari della mia rivoluzione in cucina, sin da subito tradotta nel mio blog “Kucina di Kiara”.
Appurato che il cibo può essere inteso come fonte di prevenzione nei confronti di carenze alimentari e malattie, perché non seguire un’alimentazione sana ed equilibrata per il nostro benessere? Associando a questa domanda la giusta dose quotidiana di sport, si può dare vita al cambiamento.
Se non si ha tempo per questo, può bastare una piccola passeggiata al giorno, magari in pausa pranzo, l’importante è non condurre una vita sedentaria.
Inoltre, non tutto quello che fa bene al nostro corpo deve necessariamente essere sgradevole al palato. Frutta, bacche e semi ne sono il classico esempio. Gustosi da mangiare sia da soli che in insalata o su gelati, sono davvero un ottima fonte di salute!
Il cambiamento nelle abitudini fisiche e alimentari non è stato un passaggio semplice. Da piccola e adolescente mi nutrivo con disattenzione, consumando lo stretto necessario per mantenermi in forze. All’età di 27 anni sono andata a vivere da sola e per un buon periodo ho mangiato quasi solo esclusivamente piatti pronti, latte e cereali, e salumi. La voglia di cucinare era pressoché assente. Poi qualcosa è scattato. Sono venute a mancare persone a me care e certe campagne di prevenzione hanno sicuramente aiutato il mio cervello a rielaborare il processo. Qualcosa a livello di prevenzione potevo farlo anche io, partendo proprio dall’alimentazione.
Non è stato facile, ma il blog e la passione per la cucina venuta a galla in quel periodo, hanno stimolato il tutto. Il piacere dato dal cibo può essere anche benevolo. Vedere gente a cena da me, apprezzare quello che cucino per loro, offrendo inoltre la combinazione del cibo buono che fa bene, ha portato avanti questa convinzione.
Lo sport ha fatto poi da contorno a tutto questo, rendendo la mia vita più fluida e leggera.
Ho iniziato a praticare running, palestra e svariati corsi, e quando, per motivi di lavoro, non riuscivo a fare nulla, una bella passeggiata in pausa pranzo risolveva il tutto.
L’esito di questo mio cambiamento è stato radicale e la crescente passione per la cucina mi ha aiutata non poco. La curiosità l’ha fatta da padrone, spingendomi a sperimentare ricette su ricette, per la creazione di piatti buoni che facessero anche bene.
Lo sport, inoltre, ha agevolato il processo di cambiamento in maniera sostanziale.
L’attività fisica ha anche sbloccato il mio essere poco socievole.
Ad oggi, posso dire di essere una persona più aperta e solare rispetto al passato. Inoltre, il fatto di mangiare cibi che fanno bene all’organismo, fa bene anche alla mente. Ti accorgi che ti stai prendendo cura di te, quindi la tua coscienza è contenta e felice. Oggi che ho anche una famiglia di cui prendermi cura, questo concetto vale di più.
Devo tutelare il mio corpo per poter stare bene, essere in salute e stare vicino ai miei figli e a mio marito. Cerco di trasmettere questo concetto a loro, affinché crescano con questa abitudine e non con l’esigenza di un cambiamento. Questa mia avventura non ha nulla di eccezionale, solo un po’ più di attenzione agli alimenti, alla materia prima e alla cura del corpo.
GAZPACHO PROFUMATO
AL BASILICO CON ANACARDI
Tempi di preparazione: 20’
Difficoltà: FACILE
NO UOVA | NO LATTICINI | NO GLUTINE
Ingredienti per 4 persone:
2 peperoni rossi medi, 250 g di pomodori pachino, 1 mazzetto di basilico fresco, 4 piccole carote, cubetti di ghiaccio, 80 g di anacardi, 1 limone, olio extravergine d’oliva, sale.
Procedimento:
Mettere a bagno gli anacardi in acqua tiepida per 4 ore, lavare i pomodori, dividerli a metà, togliere i semi interni e tagliarli in piccoli pezzi, mescolarli con le carote pulite e grattugiate.
Lavare i peperoni, dividerli a metà eliminando picciolo e semi, tagliarli a cubetti e condirli con un pizzico di sale, 2-3 cucchiai di olio d’oliva, il basilico lavato e spezzettato finemente lasciando insaporire brevemente.
Mettere in un frullatore gli anacardi scolati e i pomodori con le carote, iniziare a frullare creando una base densa omogenea, unire il succo di limone, alcuni cubetti di ghiaccio e i peperoni con tutto il condimento, frullare fino a ottenere una rossa crema, regolare di sale e servire con un filo d’olio finale.