È così che ho deciso di tornare a un’alimentazione più naturale, più in linea con le reali necessità biologiche del corpo umano e non condizionata dal marketing o da consuetudini sbagliate.
Il mio percorso di scoperta ha avuto inizio quando avevo 24 anni, con l’insorgere di una malattia all’apparato digerente.
Ripetuti esami medici non riuscirono a diagnosticare la patologia, fino a quando un nuovo gastroenterologo a cui mi ero rivolto portò alla scoperta del morbo di Crohn quale causa del malessere.
Cominciarono anni vissuti con la costante assunzione di un immunosoppressore.
I sintomi sparirono ma le cause no. La conseguenza fu il dovermi sottoporre a due interventi chirurgici, il primo in assoluta urgenza, per la rimozione di tratti di intestino gravemente infiammati.
Salvo una richiesta di attenzione sul consumo di fibre, la scienza medica non aveva un’esatta interpretazione delle abitudini alimentari in relazione alla patologia.
Solo una lunga ricerca, mista all’aiuto di mia moglie, persona salutista e molto attenta al suo regime alimentare, sono arrivato alla scoperta di quella che si è rivelata la causa di tutto: un nutrimento non controllato e caratterizzato dal consumo di cibi dalla preparazione industriale.
Il mio cambiamento è così cominciato dietro una nuova consapevolezza alimentare.
Il problema era infatti a monte, e il morbo di Crohn altro non era che l’evidenza di un corpo che si rifiutava di assumere cibo, che non era più in grado di tollerare.
Durante questo percorso, mi è stato di aiuto uno studio condotto per due decenni in Cina, che evidenziava come nelle province dove era arrivato il benessere economico, si fosse passati da una vita rurale, con alimentazione storicamente vegetale, ad una vita “all’occidentale”, con fast-food e cibi industrializzati. La ricerca metteva in relazione questo cambiamento sociale, con l’insorgere esponenziale di determinate patologie, tutte tipiche dei paesi dallo sviluppo avanzato: obesità, tumori, diabete, malattie autoimmuni (come il morbo di Crohn) e cardiovascolari.
Per la prima volta nella storia della Cina, un’intera generazione aveva un’aspettativa di vita più breve di quella dei genitori. È così che ho deciso di tornare ad un’alimentazione più naturale, più in linea con le reali necessità biologiche del corpo umano e non condizionata dal marketing o da consuetudini sbagliate.
Con il mio cambio di mentalità, ho provato da subito una sorte di “pace cosmica” nel ritorno al cibo naturale. Cerco di comprare prodotti con pochi ingredienti, e quando leggo sull’etichetta una sostanza di cui ignoro il significato, l’articolo resta sullo scaffale. Nessuna pietà e nessun rimorso. Anche in caso di conservanti o coloranti faccio attenzione, riducendoli il più possibile.
Nel mio carrello hanno iniziato a finirci un sacco di frutta e verdura, un po’ di pasta, prodotti da forno integrali, legumi e frutta secca.
Ho iniziato anche a sperimentare una vasta gamma di semi e vegetali per me nuovi ed esotici. È diminuita drasticamente anche la quantità di carne e latticini che consumo.
Penso di potermi concedere qualche strappo ogni tanto, magari quando esco con gli amici, ma entro le mura di casa mi sono abituato al nuovo regime alimentare. Oltre ad un riflesso di benessere personale, mi sento molto più vicino alla natura, e in grado di alleggerire la mia “impronta” sul pianeta.
Ogni volta che compriamo qualcosa stiamo esprimendo un “voto” e credo che incentivare con i nostri acquisti la produzione di un’ampia gamma di vegetali sia utile anche per lo stato di salute delle nostre coltivazioni e dell’ecosistema in generale.
SUPER INSALATA
DELLA SALUTE
Tempi di preparazione: 20’
Difficoltà: FACILE
NO UOVA | NO GLUTINE
Ingredienti per 4 persone:
Mezzo cespo di insalata brasiliana, 1 piccolo cespo di radicchio rosso, 6 foglie interne di cavolo verza, 50 g di rucola, 1 finocchio, 1 mela verde, 2 carote, 80 g di mais lessato, 80 g di fagioli rossi lessati, 2 cucchiai di mirtilli rossi, 50 g di anacardi, 50 g di noci di macadamia, 3-4 cucchiai di un mix di semi tra zucca, lino, sesamo, chia, canapa, 50 g di scaglie di parmigiano, 1 cucchiaino di zenzero fresco grattugiato, 1 limone, olio extravergine d’oliva, sale.
Procedimento:
Pulire e lavare tutte le insalate e le verdure fresche, tagliarle in piccole fette e metterle in una ciotola, aggiungere mais, fagioli, scaglie di parmigiano e mirtilli rossi, mescolare e distribuire in quattro insalatiere da porzione. Sbucciare la mela e affettarla molto sottilmente tranne un quarto, bagnare con poco succo di limone e distribuire le fette intorno all’insalata. Frullare il quarto di mela rimasto con succo di limone, poco sale e olio fino a formare una salsina. Condire l’insalata con la salsina, aggiungere anacardi e noci di macadamia tritati grossolanamente, completare con il mix di semi misti e servire.