Rossella Zufacchi

Rossella Zufacchi

Rossella Zufacchi

Il mio cambiamento sta prendendo il senso di un nuovo respiro: profondo, intenso, ponderato, pensato, deciso, conquistato.
Credo che questo cammino sia solo all’inizio e spero di riuscire a portarlo avanti con costanza.

Ho studiato danza per 10 anni e la consapevolezza sul ruolo del cibo per il mio benessere, si potrebbe dire aver sempre fatto parte di me.
Tuttavia i ritmi della vita cambiano e non è sempre facile restare ancorati alle buone abitudini, e soprattutto ci vuole impegno per trovare quelle giuste per noi.
A 20 anni ho lasciato lo sport per potermi dedicare agli studi e alla carriera professionale, e il cambio di abitudini mi ha obbligato a fare caso al funzionamento del mio metabolismo.
L’interrompere la pratica atletica, che svolgevo anche per 5 o 6 giorni alla settimana, mi ha portato ad ingrassare, e con ritmi troppo frenetici di lavoro mi sono ritrovata ad avere l’opposto di una vita sana.

Giornate stressanti e impegnative, frequenti spostamenti e corpo che reagiva con più voglia di soddisfare il palato, che di prestare cura al nutrimento.
Una vita che non sopportavo e che ho deciso di cambiare partendo dal cibo.

Il primo passo è stato iniziare a mangiare con costanza la frutta, educandomi a questa abitudine che sin da bambina mal sopportavo. Stesso discorso è valso per il pesce, con cui ho dovuto fare lo stesso tipo di esercizio. Tra i punti di vantaggio, l’aver sempre amato le verdure, che, non senza fatica, cerco di comprare al mercato alle 7 del mattino prima di andare al lavoro, per poi pulirle e cuocerle a sera.

Il cibo non è un dettaglio.

Gli alimenti vanno equilibrati ed è necessario avere il giusto apporto di tutte le sostanze: proteine, vitamine, carboidrati…
Non sono sicura di aver effettivamente iniziato un nuovo cammino.
Ora sono in gravidanza e vengo da un periodo lavorativo molto stressante, dove ero frequentemente fuori città per fare formazione oppure sempre seduta davanti al computer. Abitudini che comportano grande stress anche per il corpo. Da questa situazione, il primo passo per un tornare a prendermi cura di me è stato con il cibo.
Vorrei ritmi più tranquilli che mi permettano di fare attività fisica in modo regolare e di alimentarmi con prodotti di buona qualità, a chilometro zero e possibilmente cucinati in modo salutare.

Il mio cambiamento sta prendendo il senso di un nuovo respiro: profondo, intenso, ponderato, pensato, deciso, conquistato. Credo che questo cammino sia solo all’inizio e spero di riuscire a portarlo avanti con costanza.
Questo mio percorso lo sto costruendo con l’aiuto di un nutrizionista e quando mi alimento bene, mi sento meglio. Il legame è netto ed evidente.

In questa strada, io sono partita dal cibo, non dal lavoro.
Ci sono voluti anni di sforzi, di sacrifici e di sofferenze per arrivare dove sono oggi. Molte persone a cui tenevo hanno scelto di non accompagnarmi più nel mio cammino e nella mia trasformazione.

Forse è anche fisiologico che quando metti in atto un cambiamento, le persone a cui tieni possano allontanarsi. Ma la verità, è che da questo dolore per la perdita e la separazione, si deve imperativamente far nascere qualcosa di bello e di forte. L’emozione che voglio descrivere è quindi questa: un dolore lancinante alla bocca dello stomaco, quel dolore che ti chiude tutto e che per qualche tempo non fa passare più niente, perché sei triste e anche arrabbiata al pensiero che gli altri sembrino fare a meno di te, mentre tu sei lì e senti la loro mancanza.
Poi qualcosa inizia a cambiare e quando ricominci a fiorire, il primo passo è prendere cura di se e ci si alimenta diversamente.
Come diceva Alda Merini “(…) Da queste profonde ferite nasceranno farfalle libere”.

è proprio così, la tua nuova te inizia a muovere i primi passi nel mondo e rinasce: cambia abitudini, vestiti, acconciatura, tipo di cucina, stile alimentare, diventa socievole, gentile e allo stesso tempo sempre più determinata ad essere se stessa.

HAMBURGER DI TACCHINO

CON ZUCCHINE E SEMI DI GIRASOLE


Tempi di preparazione: 25’

Tempi di cottura: 20’

Difficoltà: FACILE

NO UOVA | NO GLUTINE

Ingredienti per circa 8 persone:

2 zucchine medie, 400 g di macinato di tacchino, 2 cucchiai di parmigiano grattugiato, 2 cucchiai abbondanti di semi di girasole, 1 cucchiaino di buccia di limone grattugiata, pepe, latte, olio extravergine d’oliva, sale.

Procedimento:

Lavare le zucchine e con un pelapatate eliminare sottilmente la buccia, tritarla molto finemente. Dividere a metà le zucchine rimaste e tagliarle in mezze rondelle, metterle in una padella con poco olio e sale, coprirle e rosolarle delicatamente per 5-10 minuti.
Disporre la carne di tacchino in una ciotola e impastarla con la buccia di zucchina tritata, la buccia di limone, la metà dei semi di girasole tritati finemente, un pizzico di sale, una macinata di pepe, il formaggio e se serve un poco di latte.
Formare quattro hamburger uguali da cuocere in una piastra leggermene oliata alcuni minuti per lato, servirli con le zucchine rosolate decorando con i semi di girasole rimasti.

IL CUOCO CONSIGLIA

Versione personalizzata degli hamburger in cui abbiamo sfruttato la buccia delle zucchine, per presentare gli ortaggi in maniera originale e insaporire l’impasto di carne, impreziosito con semi di girasole e scorza di limone.

By | 2018-02-26T11:54:25+00:00 febbraio 6th, 2018|Dieta|0 Comments