Valentina Grazzini

Valentina Grazzini

Valentina Grazzini

Il giorno stesso di quella chiacchierata, tornai a casa e
“depurai” tutta la cucina, gli armadi, le scarpiere… In un solo
giorno la mia vita passò da una dieta vegetariana, a una filosofia
vegana. La sensazione di armonia con l’universo fu incredibile.

Ho scoperto l’importanza della relazione tra cibo e benessere, leggendo molti libri a partire dai 20 anni di età.
Nessuno ci spiega, crescendo, quanto ciò che ingeriamo sia strettamente connesso con il modo di essere.
Grazie a diverse letture sul tema, ho approfondito questa conoscenza, venendo in particolar modo impressionata dal concetto, quanto mai vero, di come si faccia più attenzione alla manutenzione della propria auto, che non a quella del nostro organismo.
Nessuno si sognerebbe mai di mettere acqua o latte nel serbatoio della macchina, e se venisse pubblicizzata la scarsa qualità di un fornitore di benzina, probabilmente in pochi ne continuerebbero a fare uso.

Tanta attenzione non viene posta nel consumo di cibo. Probabilmente perché l’auto non partirebbe se non fosse alimentata nel modo adeguato. Invece il nostro organismo, essendo perfetto, si adegua ad ogni circostanza e cerca di adattarsi a ciò che gli viene fornito. Il fatto che il corpo vada comunque “in moto”, non ne garantisce la salubrità!
Io ho capito a mie spese che il cibo non è solo nutrimento per il corpo, perché un organismo ben nutrito comporta benessere anche psicologico e mentale, agevola le buone emozioni e lascia fluire energie positive. Questo è particolarmente evidente nei bambini, ma soprattutto negli adolescenti e anche, incredibilmente, nei cani.

Un corpo alimentato in maniera sana attenua l’aggressività, e al giorno d’oggi, questa sarebbe una buona chiave di svolta per molti problemi che affliggono il mondo.
Sin da bambina non ho mai mangiato volentieri ne carne, ne pesce.

L’escalation che ha segnato il mio cambiamento è cominciata all’età di 18 anni, quando diventai vegetariana per un sentire etico. Lo sono stata per 14 anni, dopo di ché sono diventata vegana. Un percorso parallelo a quello di mia figlia, che oggi ha 17 anni, mentre io ne compio 42.
Queste scelte non sono nate per fini salutistici, ma nei primi 10 anni da vegana, ho testato inevitabilmente quanto questa scelta, se affrontata nel modo adeguato, possa risultare salutare per l’organismo. Quando si cerca di avvicinarsi più possibile a madre natura, di sentirsi in armonia con il mondo, la scelta di consumare cibi integrali, vivi, naturali è stata per me necessaria. Ho preso coscienza che la mia dieta vegana non fosse adeguata a quello che era il mio obiettivo, ripeto etico, parlando con un amico che mi spiegò cosa comportasse l’uso di latte e di altri derivati animali.

Il giorno stesso di quella chiacchierata, tornai a casa e “depurai” tutta la cucina, gli armadi, le scarpiere… In un solo giorno la mia vita passò da una dieta vegetariana, a una filosofia vegana. La sensazione di armonia con l’universo fu incredibile, la mia leggerezza interiore non mi fece dormire per intere notti, in me fluiva un’energia inattesa.
Questa è stata la prima volta in cui ho provato la sensazione di liberazione da alimenti tossici, emozione che l’organismo è in grado di manifestare se solo lo ascoltassimo.
Negli ultimi dieci anni sono così passata da un’alimentazione fatta di
“surrogati” degli alimenti onnivori, a un’alimentazione tendenzialmente a base Di frutta e verdura crude.

In mezzo a questi due punti estremi, si sono susseguite diverse fasi di presa di coscienza, passando anche attraverso un periodo di digiuno di circa due settimane.

Ad oggi, nei mesi estivi, la mia alimentazione è composta da frutta, dalla mattina fino alla merenda del pomeriggio, e da un pasto cotto la sera, basato su cereali, preferibilmente a chicco, e verdura. Durante l’inverno, ancora sento la necessità di alimentarmi con cibo caldo, per cui lascio la maggior quantità di frutta alla mattina, per poi consumare pasti cotti sia a pranzo che a cena. La frutta è viva ed è vita!

Tutti noi siamo colpiti ed attratti da un albero carico di bei frutti rossi e maturi, questo è il nostri istinto. E la sensazione che si prova raccogliendo e consumando frutta direttamente dagli alberi ci fa sentire tutti un po’ bambini, ci mette in contatto con la parte più naturale e creativa di noi.

SPAGHETTI DI ZUCCHINE

ALLA MENTA, CON SEMI DI GIRASOLE E PESTO DI POMODORI


Tempi di preparazione: 20’

Tempi di cottura: 5’

Difficoltà: FACILE

NO UOVA | NO LATTICINI

Ingredienti per 4 persone:

6 zucchine, 1 manciata di foglie di menta, 1 limone, 250 g circa di pomodorini, 1 mazzo di basilico fresco, 2-3 cucchiai di semi di girasole, olio extravergine d’oliva, sale.

Procedimento:

Lavare le zucchine e con uno spirilizzatore ricavare dei lunghi spaghetti da mettere in una ciotola, condirli con un pizzico di sale, il succo del limone e le foglie di menta, coprire e lasciare marinare per 30 minuti circa.
Nel frattempo lavare i pomodorini, dividerli a metà eliminando i semi e tagliarli in piccoli dadini, condirli con un pizzico di sale, 3-4 cucchiai di buon olio extravergine d’oliva mescolato al basilico pulito velocemente e tritato.
Tostare in un padellino i semi di girasole per 5 minuti circa a calore basso e, una volta freddi, frullarli grossolanamente. Trasferire gli spaghetti, a scelta con o senza menta, a scelta nei piatti. Nel mezzo mettere la salsa di pomodorini e cospargere con i semi di girasole come fosse formaggio grattugiato.

IL CUOCO CONSIGLIA

Una buona ricetta in cui le zucchine si consumano a crudo e a forma di spaghetti. Abbiamo utilizzato un condimento con pomodori freschi per rispettare la stagionalità delle due erbe aromatiche. I semi di girasole tostati sono stati la chicca finale.

By | 2018-04-03T13:54:32+00:00 febbraio 5th, 2018|Dieta, Vegano|0 Comments